Cuneo Nizza e fiumi di parole

Author picture
si cuneo nizzaLa lotta in difesa del trasporto pubblico locale è da sempre punto centrale del programma del MoVimento 5 Stelle, del mondo che vorremmo vivere nel prossimo futuro: fatto di servizi capillari utili ai cittadini e non di grandi cattedrali nel deserto, utili solo a far arricchire gli “amici degli amici”. I politici locali hanno speso fiumi di parole in difesa della linea Cuneo-Nizza ma in concreto, a parte interrogazioni e gesti più mediatici che di vera utilità, nulla hanno concluso se non sostenere una grande futile opera come il TAV Torino Lione. L’esatto opposto.
Il 15 dicembre, giorno nel quale i tagli ai treni in 10 regioni d’Italia sono arrivati secchi come un colpo di sciabola dall’ alto, è giunto, e ancora nulla si è riuscito a fare in favore della linea ferroviaria Cuneo Nizza se non parole.
Dopo aver proposto un’interrogazione mesi or sono, cui non ha fatto seguito alcuna risposta (non essendo il Governo obbligato a fornirla) e presentato una risoluzione in commissione trasporti, che ancora non ha dato esito (dovendo raggiungere un accordo con la maggioranza per discuterla), ho tentato con un’interpellanza urgente.
L’intento era di chiedere al Governo, nella persona del Presidente Enrico Letta, una chiara presa di posizione da parte dell’esecutivo che egli rappresenta tra: sostegno alle linee locali (Cuneo-Nizza) o alle grandi opere (TAV), alla luce soprattutto delle dichiarazioni fatte dallo stesso in occasione del vertice Italia Francia tenutosi a Roma il 20 novembre scorso.
In tale occasione il Presidente Letta affermò infatti la priorità del TAV Torino Lione ma altresì l’importanza di una linea storica come la Cuneo-Nizza, per il mantenimento della quale si sarebbe impegnato.
Quest’ultima linea è però oggetto di tagli ormai da mesi e dal 15 si è vista ridurre le corse a 4 al giorno, il preludio della fine.
Vivendo in un periodo di crisi economica occorre fare delle scelte e ciò che volevo sapere, in rappresentanza di un territorio che esige risposte chiare, è quale fosse la scelta che questo Governo intende sostenere, giacché alle parole non corrispondono i fatti.
Ho atteso con ansia la risposta che Enrico Letta avrebbe potuto fornirmi venerdì 13 dicembre in aula e ho immaginato la replica che avrei potuto fare ma purtroppo nessun membro del Governo ha potuto presenziare all’ interpellanza.
Sono stata avvertita telefonicamente la sera di mercoledì 11 dicembre da alcuni funzionari del Governo del fatto che, a causa dei numerosi impegni, nessun rappresentante dell’esecutivo avrebbe potuto presentarsi a Montecitorio. Dopo una serie di discussioni telefoniche accese sono riuscita ad ottenere quantomeno una risposta scritta che, a detta degli uffici, dovrebbe arrivare prima di natale.
Premesso che questo atteggiamento è a dir poco anomalo per un Governo rispettabile, con l’auspicio che le risposte che mi verranno fornite siano soddisfacenti e puntuali, preferendo i fatti alle parole, ho provveduto a presentare un emendamento al ddl n. 1149 -in corso di esame al senato- in favore al mantenimento della Cuneo-Nizza.
Il Governo potrebbe anche rispondermi che voterà a favore, per coerenza.

Ti piace questo articolo?

Condividilo su Facebook
Condividilo su Twitter

Lascia un commento