“Mai più un decreto sulla razionalizzazione della pubblica amministrazione con voi … siete tremendi!” Ecco le parole con cui il Ministro D’Alia ha chiuso la trattativa sugli emendamenti al decreto n. 101/2013 svoltasi con noi per circa 9 ore.
Il decreto in oggetto è stato stigmatizzato dai media come il provvedimento col quale si dovevano stabilizzare milioni di precari delle pp.aa ma, in realtà, così come uscito dal Senato, era un ammasso di proroghe a dirigenze esterne nelle PA per amici e deroghe a regole per altri amici ancora. Il pessimo frutto di una pessima politica insomma, come solito, a carico dei cittadini.
Abbiamo presentato circa 250 proposte emendative in Commissione e ci sono state bocciate tutte. Ne abbiamo ripresentate altrettante in aula e ci è stato chiesto da Pd e PDL di ridurle a 50 per fare un bel dibattito in aula e poi bocciarceli tutti comunque. In pratica questa gente ti chiede di collaborare con loro ma in cambio non ti da nulla! Il problema che si è posto mercoledì sera verso le 19.00 è stato l’ostruzionismo da noi messo in atto per portare a scadenza il decreto. Nessuna fiducia sarebbe stata posta, D’Alia dixit. Il rischio però di far scadere tutte quelle norme era troppo per tutti, per cui giovedì dalle 9.00 ci siamo seduti ad un tavolo col Governo che inizialmente ci ha chiesto 5 emendamenti per approvarne 2 poi ha ceduto a 10 per approvarne 10. Ecco cosa abbiamo ottenuto:
CONSULENZE nelle pp.aa- siamo riusciti ad aumentare il taglio ai costi delle stesse (risparmio ottenuto: da 60 a 100 milioni di euro)
DIRIGENTI AIFA – abbiamo limitato la proroga fino ad ottobre (anziché dicembre) 2014, ma l’abbiamo subordinate a mancanza di professionalità interna motivata
DIRIGENTI PENSIONATI – chiedevamo che questi dirigenti pubblici in pensioni non potessero percepire anche lo stipendio nelle società partecipate presso cui svolgevano medesima funzione indipendentemente da che la società fosse in perdita o meno (è nel frattempo passato quello della Lega che sospende l’erogazione del trattamento pensionistico )
AVVOCATURA DELLO STATO – tolta la deroga al limite numerico stabiliti per legge rispetto ai procuratori dello stato (Sisto per questo ora ci odia tantissimo!)
CRI – arginato il problema della privatizzazione della Croce Rossa Italiana (Cecconi + Ciprini)
IPAB – stralciata la norma (Cecconi)
CATEGORIE PROTETTE – riformulato con il Governo
RIFIUTI URBANI – riformulato dal Governo con Terzoni
OTTIMIZZAZIONE SISTRI – riformulato dal Governo con Terzoni
QUALITA’ SERVIZI CIVIT/AUTORITA’ ANTICORRUZIONE – accolto emendamento che prevedeva stralcio della norma sul trasferimento di funzioni
E ancora stralcio della norma “salva consob” e altresì stralcio della proroga ai dirigenti delle province che è stato riformulato in modo da garantire coerenza con normativa TUEL e commissariamento province.
Abbiamo lavorato di fretta ma duramente su questo provvedimento e per la prima volta a fronte di una richiesta da noi fatta il Governo ha ceduto, obbligando la maggioranza ad accettare. Oltre a questo abbiamo emesso in Commissione I il parere di costituzionalità sull’accordo Italia Francia sul TAV. Ho rilevato dei profili di cessione di sovranità relativamente a due parti dell’accordo concernenti l’attuazione della normativa francese a discapito di quella italiana (soprattutto in tema di normativa antimafia) nella sezione transfrontaliera dell’opera (ossia quella che arriva fino a Bussoleno) e, per nulla soddisfatti delle motivazioni del rappresentate del Governo su tali rilievi, abbiamo presentato parere alternativo a quello della maggioranza che nulla vedeva di strano in questa situazione.
Dulcis in fundo, è stato eletto il Presidente della Commissione Bicamerale d’Inchiesta sulle Mafie, Rosy Bindi. Dopo essere stata convocata per due volte senza esito, non sussistendo il numero legale, alla terza il Pd ce l’ha fatta a votarsi il proprio candidato. La tristezza è data dal fatto che anche in una situazione delicata come questa lo spartirsi le poltrone ha prevalso su tutto. Mi auguro che il proseguo dei lavori migliori.