“Il Parlamento non è il passacarte del tribunale di Trani”. Con queste berlusconiane valutazioni Renzi rompe il silenzio sull’ autorizzazione all’arresto negata per il senatore Azzollini.
Che classe!
Fosse stato chiunque altro a pronunciare parole tanto scellerate il Pd l’avrebbe giudicato ma a parlare è il loro paladino e quindi tutti zitti e muti. Va bene così.
È vero che la costituzione permette alla classe politica questa garanzia per evitare di essere oggetto di persecuzioni ingiuste. Ma alcune domande sul contesto generale bisogna farsele.
In che tipo di paese viviamo oggi?
Un posto in cui la classe politica è onesta ma la gente e la magistratura li perseguita?
Un posto in cui l’onestà per i politici è un valore?
Un paese in cui le leggi contro la corruzione sono efficaci?
A me pare di stare in una nazione col più alto livello di corruzione percepita tra i paesi europei, in cui la mala politica dilaga e la casta viene indagata e processata ogni giorno.
Allora forse il principio che dovrebbe prevalere è quello dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. E proprio per questo motivo bisognava concede ai pm di Trani di agire nei confronti di Azzollini, come avrebbero fatto verso qualsiasi altra persona.
Questa è la verità. Tutto il resto sono scuse, peraltro non richieste! E sapete come si dice escusatio non petita..