L’eterogeneità stavolta è troppa anche per Napolitano!

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Apprendo dai giornali che Napolitano ha ammonito Renzi sull’utilizzo smodato di decreti omnibus da parte del suo Governo.

Finalmente il Presidente della Repubblica, nel pieno esercizio delle proprie funzioni, ha posto nuovamente l’attenzione (come fece a dicembre in occasione del decreto salva Roma -salvando di fatto le ferie della maggioranza minate dal nostro ostruzionismo annunciato-) sulla cattiva abitudine del Governo di abusare della decretazione d’urgenza in mancanza di requisiti, in particolare quello dell’omogeneità di materia.

Oggetto dell’avvertimento è il decreto PA che compare, scompare, poi riappare giorni dopo scorporato per giungere infine ad una bozza (rigorosamente informale) di 80 articoli circa zeppa di materie troppo diverse tra loro (dal pubblico impiego alla magistratura, dall’anticorruzione alle invalidità delle patologie croniche, dalle fonti rinnovabili alle mozzarelle di bufala).

L’eterogeneità stavolta è troppa anche per Napolitano!

Nell’attesa che il Governo pubblichi la versione definitiva del decreto che dovrebbe riformare la PA, colgo l’occasione per sottolineare l’importanza del rispetto dei requisiti costituzionali nell’utilizzo della decretazione d’urgenza e per ripetere che al Governo spetta il potere legislativo solo in casi occasionali, al Parlamento sempre e al Presidente della Repubblica spetta un vaglio da garante della Costituzione quale è o dovrebbe essere.

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