Osservatorio smart working, governiamo il cambiamento

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La rivoluzione dello smart working nelle Pa non può essere calata dall’alto, va invece accompagnata, sostenuta e monitorata con attenzione. Il cambiamento ha bisogno di essere governato, l’ho sempre detto; ecco perché ho firmato il decreto che istituisce l’Osservatorio nazionale del lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, come previsto dal decreto Rilancio.

Sarà composto da 27 rappresentanti di Governo, Regioni, enti locali, Inps, Istat e altre istituzioni, tra cui un membro per conto dell’Enea, in modo da poter approfondire con attenzione anche gli aspetti connessi alle tecnologie, all’energia e allo sviluppo sostenibile. Ad essi si aggiungeranno 14 esperti del settore pubblico e privato o provenienti dal mondo universitario, che andranno a costituire una Commissione tecnica di supporto.

L’Osservatorio fornirà spunti e proposte di carattere normativo, organizzativo o tecnologico per migliorare sempre più lo smart working nelle Pa. Ci aiuterà, anche interagendo con i principali stakeholder, a sviluppare le competenze del personale pubblico, le capacità manageriali dei dirigenti, la misurazione e valutazione delle performance organizzative e individuali. Verificherà che i Pola (Piani organizzativi del lavoro agile) messi a punto dagli enti raggiungano gli obiettivi quantitativi e qualitativi fissati, monitorerà gli effetti dello smart working sull’organizzazione e i benefici per i servizi ai cittadini, ma ne promuoverà anche la diffusione sul piano comunicativo e culturale.

Ci tengo a precisare che l’Osservatorio e la Commissione tecnica non beneficeranno di alcun compenso o rimborso e si riuniranno di norma in modalità telematica. Avranno un ruolo molto importante nel sostenere la svolta organizzativa delle amministrazioni e ci coadiuveranno nell’impegno di cambiare il volto del lavoro pubblico per avvicinarlo sempre più alle esigenze concrete della collettività.

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