Pa: smart working diventi la normalità, non c’è più tempo da perdere

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La situazione che stiamo vivendo è in costante evoluzione, per questo Funzione pubblica con una nuova direttiva sta aggiornando le linee di comportamento e organizzazione per le amministrazioni, così da conciliare la tutela della salute di cittadini e dipendenti, bene primario come nessun altro, con la necessità di continuare a erogare i servizi essenziali e indifferibili.

La nuova direttiva sostituisce la precedente e contiene differenze importanti.

Ad esempio, gli enti dovranno assicurare le attività indifferibili attraverso una rotazione dei dipendenti, in modo da mantenere dei presidi minimi negli uffici, con la presenza, in via prioritaria, del personale dirigente.

Il lavoro agile, quale modalità organizzativa ordinaria, è esteso anche ad alcune attività originariamente escluse e, qualora servisse, con l’ausilio degli strumenti dello stesso lavoratore. Dobbiamo limitare il più possibile i contatti tra le persone, garantendo, tuttavia, la continuità all’azione amministrativa almeno per i servizi essenziali; dunque, non sono più previste soglie minime o massime per lo smart working.

Le diverse amministrazioni pubbliche devono maturare la giusta sensibilità rispetto all’importanza di questo punto, abbracciando una nuova cultura dell’organizzazione del lavoro: ne deriveranno benefici che rimarranno nel tempo.

Anche le riunioni in modalità telematica devono diventare la norma, così come vanno sospese in questo frangente tutte le missioni, tranne quelle realmente indifferibili. Allo stesso modo, va garantito agli utenti, cittadini e imprese, il massimo accesso ai servizi per via informatica e telefonica. Laddove non sia possibile, le presenze di persona vanno adeguatamente scaglionate con prenotazioni e appuntamenti per evitare assembramenti.

Ciascuna amministrazione pubblica, ciascun dirigente, ciascun lavoratore può fare tanto per trasformare queste indicazioni in comportamenti virtuosi. Non ci si può nascondere dietro una scrivania colma di scartoffie, una vecchia procedura o una consolidata abitudine di ieri.

Oggi non è ieri. E ciascuno di noi è indispensabile.

Direttiva n.2/2020

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